giovedì 27 novembre 2008

musei insoliti e nuovi

da http://www.quotidianoviaggi.com/ita/news/Musei/&pagina=4

Il Museo del Parmigiano Reggiano, nel Castello ottocentesco di Soragna; il Museo del Prosciutto, a Langhirano, nel complesso dell’ex Foro Boario; il Museo del Salame di Felino, nelle cantine del Castello costruito nell'890 dal marchese Luppone: percorsi tra storia, territorio e gusto di un territorio ricco di tradizioni

Un 'imponente' museo sulla vita del profeta Maometto sorgerà a Dubai. A disporne la realizzazione oggi è stato il principe Mohammed Bin Rashed, vice presidente degli Emirati Arabi Uniti ed emiro di Dubai.

Nel Castello di Magliano Alfieri si trova invece il museo dei gessi, le decorazione che erano di moda, un tempo, nelle case contadine.

Viene inaugurato il 2 febbraio nei locali sottostanti l’antico Castello Ducale di Carpineto Sinello (Ch) il primo Museo al mondo dedicato al maiale. La storia, gli usi e i costumi di uno dei capisaldi dell’economia rurale italiana

La Fabbrica dei suoni di Venasca è il primo parco tematico dedicato interamente al suono e alla musica, unico nel suo genere in Europa

Ritrovarsi nella Roma antica
Roma (Italia)


Quattro avatar, Marta, Katrina, Mike e Omar, si aggirano tra i resti della villa di Livia, sulla via Flaminia, strada consolare romana che collegava Roma con Rimini. "Ma com’era la residenza ai tempi di Augusto?", si chiedono i visitatori cibernetici. Con uno straordinario salto temporale, i quattro si ritrovano in epoca romana, tra triclini, cortili affrescati e giardini, accolti dalla padrona di casa, Livia, che li intrattiene raccontando la sua vita.
Visitare la strada romana e i monumenti ormai scomparsi è adesso possibile grazie alla ricostruzione virtuale realizzata dal team di Maurizio Forte dell’Istituto di tecnologie applicate ai beni culturali–Virtual Heritage Lab del Consiglio nazionale delle ricerche (Itabc-Cnr). Il “Museo virtuale della Via Flaminia antica” ha sede permanente in una sala del Museo Nazionale Romano alle terme di Diocleziano, a Roma, messo a disposizione dalla Soprintendenza Archeologica di Roma affinché il pubblico possa fruire del risultato del progetto del Cnr.
Quattro postazioni interattive consentono agli utenti-avatar di entrare contemporaneamente nella dimora imperiale o nel sito archeologico di Grottarossa, condividendo le scoperte e incontrando direttamente alcuni protagonisti, quali il giardiniere e il pittore della dimora di Livia, Livia stessa, un soldato di Augusto o addirittura l’imperatore ‘in persona’. Il restante pubblico, grazie a occhiali stereoscopici, potrà in contemporanea osservare su un grande schermo quello che accade sui monitor e calarsi nella realtà 3D.
Il risultato ha richiesto oltre due anni di lavoro, un’équipe di venti fra archeologi, architetti, informatici, storici dell’arte, esperti in paleoambiente, impegnati nella creazione di un mondo virtuale ‘vivo’, fatto di paesaggi, fauna, flora, comportamenti umani e territori popolati, in grado di integrare e affiancare il tessuto urbano odierno e il mondo antico. “Sul grande schermo allestito nella sala, l’esplorazione si modifica in tempo reale in base a ciò che i quattro utenti attuano in una duplice prospettiva, singola e collettiva, con effetti di grande spettacolo e coinvolgimento generale”, spiega Maurizio Forte. “E’ il primo caso europeo di museo virtuale archeologico condiviso in cui il visitatore è il reale protagonista del cyberspazio per apprendere contenuti informativi complessi attraverso comportamenti immersivi”.
Quattro sono le tappe previste nel ‘viaggio virtuale’: Ponte Milvio, uno dei più antichi di Roma, reso celebre dalla famosa battaglia tra Massenzio e Costantino; l’area archeologica di Grottarossa; la Villa di Livia, moglie di Augusto, a Prima Porta; Malborghetto, un casale fortificato in epoca medievale che racchiude un arco del IV secolo d.C. Due, invece, i livelli di osservazione dell’arteria: il sistema ripropone la ricostruzione in 3D del paesaggio antico relativo al tratto romano, con un collegamento alla sede museale, nella cui sezione epigrafica sono esposti i materiali provenienti dal sepolcreto presso Ponte Milvio e dal Santuario di Anna Perenna; l’intero asse viario moderno è stato invece mappato e rielaborato con foto satellitari, aeree, carte storiche e topografiche.

Tutte le aree archeologiche sono state rilevate con tecnologie ad alta precisione: GPS differenziali, fotocamere ad alta risoluzione, sistemi di telerilevamento e scanner laser, per un totale di 3.051 mq di modelli. La ricostruzione dei monumenti si è basata sullo studio comparativo di reperti archeologici, fonti letterarie e iconografiche, per ottenere risultati attendibili. “In tal senso vorrei aggiungere che l’Itabc-Cnr ha da poco firmato il ‘London Charter’, un documento europeo che suggerisce alcune linee guida affinché i prodotti virtuali rispondano a criteri di scientificità e trasparenza delle fonti documentarie”, commenta il ricercatore. “La ricostruzione della Via Flaminia è il primo prodotto che segue questa direttiva. Il nostro sistema permetterà di verificare quali sono le aree più visitate dagli utenti-avatar, decretando il successo di un sito piuttosto che di un altro”.
Il progetto, nato nel 2005, promosso e finanziato da Arcus SpA, oltre all’installazione multi-utente per il Museo, comprende una serie di eventi: un’applicazione per Second Life, un sito web interamente dedicato al progetto che via via verrà aggiornato nel tempo, un sistema di navigazione interattivo VR webGIS e una monografia sulla Villa di Livia edita dall'Erma di Bretschneider.

Informazioni e prenotazioni
www.pierreci.it, tel. 06/39967700

Una meridiana monumentale nel cuore di Firenze: lo spettacolare orologio solare, alto 6 metri, è stato inaugurato in piazza dei Giudici. Ci dirà ora, data, stagione e segno zodiacale

Nasce il Mav, il Museo Archeologico Virtuale
Ercolano


E' il luogo ideale per chi vuole esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti, fedelmente, ambienti e costumi degli antichi abitanti. Ad Ercolano nasce il Museo Archeologico Virtuale (MAV), il primo museo interamente virtuale - ideato e progettato da Gaetano Capasso e dalla Capware, società di produzione di realtà virtuali - ubicato nella struttura di un ex edificio scolastico e costato 10 milioni di euro. Questa mattina alle ore 12 la presentazione in conferenza stampa con il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, il presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma, il sindaco di Ercolano, Nino Daniele. Finalmente un 'Parco a tema culturale' su 1.500 metri quadri di superfice e 1.200 metri lineari di pareti trattate con intonaco romano a calce ad encausto che delimitano un percorso visivo e tattile attraverso una suggestiva e minuziosa ricostruzione delle città archeologiche dell'area napoletana. Oltre 70 le installazioni multimediali, gestite da un software in grado di riconoscere il visitatore al suo ingresso se adulto o bambino, italiano o straniero, grazie a un badge. Dopo una prima sala dedicata all'illustrazione multimediale del concetto di 'intelligenza connettiva' (Derrick De Kerckove), il viaggio prosegue tra il suono delle voci e i volti degli antichi ercolanesi, che si rivolgeranno al visitatore raccontandogli la loro storia. Da qui l'iter nella ricostruzione dei cunicoli borbonici. 'In quei luoghi – dice Gaetano Capasso – si potrà rivivere la meraviglia della scoperta, e recuperare lo stupore di chi per primo vide emergere dalla roccia tracce di un passato sepolto e dimenticato'.
Qui sarà possibile con l'uso della mano 'muovere' l'acqua contenuta in una vasca oppure 'ricostruire' un mosaico. Da una parete 'infranta', un fascio di luce mostrerà parte di una villa patrizia mentre, in contemporanea, un masso cadrà nell'acqua antistante lanciando spruzzi virtuali che giungeranno reali al visitatore. Usciti dai cunicoli, un sottilissimo muro d'acqua nebulizzata, raffigurante una nube piroplastica, ci immette in un mondo fantastico: stupendi panorami, aree urbane vive, scene agresti, interni delle case.
Lungo il percorso tattile e visivo, computer, scanner, ologrammi e schermi tridimensionali, si uniformano perfettamente al contesto ambientale. Cuore del Mav è il Cave (la 'caverna'): un'enorme stanza di luce sulle cui pareti si proiettano giardini, cortili delle case di Pompei, Stabia ed Ercolano. E' un sistema in uso solo alla Fiat di Torino e sperimentato anche al CNUCE di Pisa che permette di riprodurre ricostruzioni virtuali di ambienti e luoghi in un'area tridimensionale. 'E' una vera e propria camera di decompressione temporale e virtuale che ci porta nell'antica area napoletana prima dell'eruzione del 79 d.C. ' sottolinea Valter Ferrara, direttore del MAV. E gli fa eco Derrick de Kerckove, direttore del McLuhan Program dell'Università di Toronto e primo tra gli studiosi di comunicazione a interessarsi al Progetto Mav il quale sostiene: 'nessuna, fra le migliori ricostruzioni archeologiche ha ricevuto un'attenzione tecnologica e artistica più profonda di questa'.
Suggestivo il percorso attraverso una strada 'affollata' da donne al mercato, venditori e comuni cittadini. E' la Soundgallery uno dei tanti sistemi interattivi ideato da Capware unicamente per il MAV. La 'macchina' anche qui, riconosce il visitatore e in base alla sua identità, ai tempi di sosta, produce suoni spazializzati che comunicano congiure, parole, sensazioni. Quando il visitatore si ferma, viene 'intercettato' grazie a un sistema acustico in cui - a differenza di un altoparlante comune - da cui il suono si espande nell'ambiente circostante, il segnale si forma in un punto dello spazio lontano dalla sua origine. Così è possibile indirizzare un suono in qualsiasi direzione, senza che si percepisca la sua origine, ingannando l'ascoltatore. Questo sistema viene utilizzato anche dall'esercito per ingannare le truppe nemiche.
Ci appare nell'area delle Terme, la 'stanza dei profumi', dove un sofisticato macchinario riprodurrà, odori di spezie, di unguenti e balsami usati in quel periodo. Giungiamo infine al 'Lupanare', stanza deputata al piacere, con le immancabili pitture erotiche. Il sistema di riconoscimento, se avverte la presenza dei bambini, come d'incanto sostituirà le immagini. Il viaggio nel 'virtuale' termina qui. Un lampo di luce indica che il percorso è giunto al termine e traccia la strada per il ritorno alla realtà


Art4you
Napoli (Campania, Italia)


Pio Monte della Misericordia
Dal 1° maggio 2008 prende il via ART4YOU, un’iniziativa culturale che offre al pubblico l’opportunità di visitare con l’acquisto di un unico biglietto della durata di 3 giorni, 4 diversi siti di interesse storico artistico: Museo MADRE – chiesa di DONNAREGINA VECCHIA – MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO e IL PIO MONTE DELLA MISERICORDIA.

ART4YOU propone un itinerario nel cuore storico della città che permette di conoscere la storia e la cultura di quattro straordinari luoghi d’arte, ubicati a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, tra Via Settembrini, via Duomo e Via dei Tribunali.

Un esclusivo viaggio dall’antichità al contemporaneo, da percorrere e visitare sia autonomamente sia a bordo del caratteristico bus Citysightseeing che dedica espressamente una nuova linea (Donnaregina) al collegamento dei quattro siti.

PIO MONTE DELLA MISERICORDIA
Custode di un eccezionale patrimonio storico-artistico è il Pio Monte della Misericordia su Via dei tribunali. Lo storico palazzo ospita al suo interno una chiesa barocca, dove si conserva uno dei capolavori più noti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, Le Sette Opere di Misericordia, e una ricca Quadreria allestita secondo il criterio di una casa museo, con dipinti dal XVI al XIX secolo, frutto di donazioni.
Info: Via dei Tribunali 253 – Napoli www.piomontedellamisericordia.itì Orario: 9-14.30 – chiuso il mercoledì

MUSEO DEL TESORO DI SAN GENNARO
Il Museo del Tesoro di San Gennaro raccoglie documenti, oggetti preziosi, argenti, gioielli e dipinti d’inestimabile valore, regalati nel corso dei secoli al Santo protettore, il cui culto ha origini antiche ed è profondamente radicato a Napoli. A questa collezione, tra le più ricche del mondo insieme alla Corona d’Inghilterra e al Tesoro dello zar di Russia, si aggiungono gli spelndidi ambienti delle Sacrestie seicentesche, ora restaurati e riaperti al pubblico.
Info: Via Duomo 149 Orario: 9-18.30 tutti i giorni.

CHIESA DI S.MARIA DONNAREGINA
Accessibile dal Museo MADRE, la chiesa trecentesca o “vecchia” S. Maria Donnaregina è tra le maggiori testimonianze di epoca medioevale della città. Ricostruito nel 1325 da Maria d’Ungheria, l’edificio gotico conserva il sepolcro marmoreo della regina, opera di Tino da Camaino e Gaglierdo Primario, e il più vasto ciclo di affreschi del XIV secolo rimasto a Napoli, attribuito a Pietro Cavallini e Filippo Rusuti. Chiusa al pubblico dal XVII secolo, la chiesa oggi è visitabile in occasione di mostre ed eventi allestiti dal museo MADRE.

MUSEO MADRE
Ospitato nell’ottocentesco Palazzo Donnaregina ristrutturato dall’architetto portoghese Alvaro Siza, il Madre, sorto nel 2005, è il primo museo d’arte contemporanea in Campania di rilievo internazionale. Oltre a un impegnato programma espositivo, incentrato sui grandi nomi dell’arte del presente e attento alla giovane ricerca artistica, vanta opere site specific realizzate da artisti di fama mondiale;mentre la collezione storica ripercorre personaggie e movimenti che hanno segnato l’evoluzione dell’arte dal dopoguerra ad oggi.
Info: Via Settembrini, 79 Orario Lun-ven 10-21/sab e dom: 10 – 24 chiuso il martedì

INFORMAZIONI
Informazioni e prenotazioni: 081 19313016
Linea Donnaregina: www.napoli.city-sightseeing.it

Biglietti:
Biglietto integrato ART4YOU 10.00 euro con validità 3 giorni
Biglietto integrato con Citysightseeing 32.00 euro
Biglietto integrato Art4You gruppi con Citysightseeing (minimo 15 persone) 15.00 euro

Il biglietto potrà essere acquistato presso le biglietterie delle sedi museali ed a bordo del bus Citysightseeing